COSA VEDERE 

Tour Barocco-Neoclassico

 

Questo tour prevede la visita delle chiese barocche e neoclassiche costruite a Rivarolo dall'inizio del Seicento alla fine del Settecento ponendo l'attenzione sulla compresenza di due stili molto diversi tra loro nel corso del XVIII secolo. Il percorso prevede anche cenni storici della Rivarolo settecentesca, che in quel periodo viene ridisegnata ed acquisisce un aspetto sabaudo ed elegante.


Chiesa di San Michele Arcangelo (sec. XVIII)

L'edificio attuale risale al XVIII secolo, su progetto dell'archittetto Bernardo Vittone, esponente del Barocco piemontese. La chiesa presenta una pianta ottagonale sormontata da una cupola a otto spicchi. Le decorazioni interne a stucco dorato, i marmi di diversi colori e le statue lignee sono tutte caratteristiche tipiche dell' arte barocca. Le sculture presenti sono invece opera dello scultore Stefano Clemente.




Chiesa della Confraternita  del SS Nome Gesù (sec. XVII-XVIII)

 La chiesa nasce tra fine  Cinquecento e inizio Seicento ma  la facciata viene realizzata nel  corso del Settecento in elegante  stile neoclassico con colonne  ioniche e timpano che riprende i  tempi greci. Di notevole pregio  sono anche le sobrie decorazioni  a stucco e il portale in legno intagliato. All'interno si trovano importanti opere d'arte tra le quali i dipinti di Vittorio Amedeo Rapous. Oggi è una chiesa destinata ai cristiani ortodossi.

 

Chiesa di San Giacomo apostolo (sec. XV-XVIII)

Originaria del Quattrocento, viene abbattuta nel 1735 a causa del profondo degrado. I lavori di ricostruzione vengono portati a termine dall'architetto Costanzo Michela nel 1736. La facciata barocca è composta da mattoni a vista e presenta colonne di ordine dorico ed eleganti linee barocche che risultano però essere meno imponenti rispetto a quelle della chiesa di san Michele.



Chiesa della SS. Confraternita di San Rocco e di San Carlo (sec. XV-XVIII)

La chiesa che si vede oggi viene costruita nel 1754 sul precedente sito di una cappella fatta erigere nel 1630 per far fronte ad una terribile epidemia di peste. La facciata presenta caratteristiche neoclassiche costituite da colonne con capitelli dorici e ionici e immagini di quattro santi.


    

Casa Toesca (sec. XVIII)






Casa Toesca è un palazzo        settecentesco dalla sobria  facciata neoclassica. Al suo  interno le sale conservano ancora i soffitti affrescati e la struttura delle ville nobiliari del tempo. Oggi è in parte residenza privata e in parte sede dell'associazione culturale Areacreativa42 che ha adibito l'ala destra della villa ad uso espositivo per mostre di arte contemporanea.           

  

Piazza Litisetto. (sec. XIX)

La piazza era in origine il  giardino  interno di Palazzo  Lomellini , oggi  sede    comunale. Nella seconda  metà  dell'Ottocento viene  edificato l'elegante porticato in mattoni a vista e la piazza diventa sede del mercato del grano, a inizio Novecento sostituito con il mercato dei polli e poi con il mercato del burro, che viene venduto fino agli anni Settanta, tanto che la piazza è ancora nota con il nome piemontese di "piasa del buro".



 

Palazzo Lomellini (sec. XVIII)


Il palazzo, una volta privato, è oggi sede del municipio dal 1838, quando la famiglia proprietaria lo cede al comune. E' così che la sala delle feste, interamente affrescata con decorazioni floreali, finta balaustra ed imitazioni di tappezzeria, diventa sala Consiliare.





Tour Medievale

In questo percorso avrete la possibilità di scoprire ciò che rimane dell'antica Rivarolo medievale, quello che una volta era il castrum, i resti della
cinta muraria che difendeva il borgo ed alcune caratteristiche architettoniche romaniche e gotiche ancora visibili su edifici che nel corso della storia sono stati in parte modificati o hanno cambiato quello che era il loro utilizzo originario.
Il tour si può svolgere ogni sabato alle ore 16:00 con partenza da piazza Litisetto e necessita di una prenotazione con almeno due giorni di anticipo; il percorso ha durata di un'ora circa ed è interamente gratuito.

La Biblioteca Comunale (sec. XIV- XX)

Costituito da una muratura a pietra di fiume, ha elementi tardo medievali come una finestra ogiva e un arco a sesto acuto. Si ipotizza che l' edificio inizialmente fosse una casa- forte probabilmente ad uso pubblico considerando l' ampiezza dell' arco di ingresso. Viene poi trasformato in teatro nel Settecento, nell' Novecento diventa dapprima un cinema, durante la Seconda Guerra Mondiale un magazzino che rischia di essere abbattuto ed infine dal 1982 ospita la Biblioteca Comunale.

Il campanile di San Giacomo (sec. XV)

E' opinione della critica che nasca non come torre campanaria bensì come prima torre civica dell' antico borgo medievale. La base in pietra risale al Medioevo, la parte centrale è romanica, composta da laterizi mentre la cima è gotica, costituita da finestre bifore.

Castello Malgrà (sec. XIV-XIX)

Il primo blocco del castello risale al XIV sec per volontà dei conti di San Martino, subì ampliamenti nel XV secolo e XVIII secolo e venne completamente restaurato alla fine dell' 800 dagli architetti D' Andrade e Nigra. Nel portico del cortile interno sono presenti affreschi del 1400. Dal 1982 è proprietà del comune di Rivarolo Canavese.

Torre del Castellazzo (sec. XII)

Risulta essere quanto rimane dell' antico Castrum Riparolii e probabilmente risale al XII sec. Attualmente proprietà privata, originariamente era dei conti di Valperga come citato nei documenti del 1142. Dell'antica costruzione rimane la Torre Merlata, il resto del castello cade in rovina e viene trasformato, a metà 800, in Villa Signorile dall' architetto Formento.

Chiesa e convento di San Francesco (sec. XIII-XV-XVII).

Di origine duecentesca viene rimaneggiata nei secoli successivi:
conserva pregevoli affreschi tra i quali "L'Adorazione del Bambino" di M. Spanzotti (XV sec). All'esterno vi sono resti del Chiostro gotico.

Resti della cinta muraria (sec. XIV)

L' autorizzazione a costruire le mura viene data nel 1357 da Amedeo VI di Savoia, i resti facevano parte della cinta muraria di forma quadrangolare che difendeva il castrum. I resti visibili sono costituiti da ciottoli di fiume incastrati in file oblique e inclinate in senso opposto formando il tipico incastro a "lisca di pesce".

Via Montebello ( sec. XIII)

 Nel XIII secolo tale zona veniva  chiamata "borgus novus",  presenta un  tratto di muro di  recinzione di 45 mt  formato da  ciottoli di fiume incastrati a  lisca  di pesce. Si può notare una riana  ossia una fessura divisoria tra due case  che serviva da raccolta di acqua piovana, scarico dei servizi igienici e tagliafuoco.